venerdì 2 ottobre 2009

SANTUARIO DELLA MADONNA DI CASALUCE


il Santuario di Santa Maria di Casaluce in provincia di Caserta, già parte di un complesso fortificato di origine normanna sorto intorno all'anno mille, ha una grandissima rilevanza storica ed artistica essendo un importantissimo esempio di arte trecentesca nel 1300. Infatti quella che fu la prima fortezza normanna eretta in Italia ed in tutto il bacino del mediterraneo, venne trasformata in un monastero affidato in seguito all'ordine dei celestini, che ne presero possesso ufficialmente nel 1360, e che, per diversi secoli a venire lo curarono, ampliandolo e abbellendolo con pregiate pitture fiorentine, e dotandolo di un'icona bizantina importantissima;il Santuario custodisce, infatti, l'icona bizantina del XI sec. di Santa Maria di Casaluce e due idrie che la storia associa alle giare utilizzate da Gesù Cristo per compiere il primo miracolo alle nozze di Cana di Galilea;Quando i monaci di Casaluce lasciavano nei mesi estivi il monastero, ospiti dei monaci aversani esponevano l’icona della Madonna di Casaluce alla pubblica venerazione, tale che incentivarono il rafforzamento del culto, che dopo la soppressione dei monaci, fu pretesa dal popolo aversano. I due parroci si accordarono con la permanenza dell’icona sei mesi ad Aversa e sei mesi a Casaluce mentre le due idrie rimanevano in esposizione permanente nel Santuario di Casaluce. La calma fu apparente fino a quando cominciarono una discussione sulla proprietà del baldacchino argenteo fatto fondere nel 1624. La questione fu portata davanti al Consiglio degli Ospizi, ed ebbe ragione il popolo di Casaluce. L’ 8 gennaio 1853 un decreto governativo ad istanza dei casalucesi ripristinava quello del 1744 col quale Aversa poteva avere l’icona per solo due mesi. A sua volta a seguito di un’istanza degli aversani, nel 23 marzo 1857 fissava gli attuali otto mesi a Casaluce e quattro ad Aversa con la traslazione annuale del 15 giugno ad Aversa ed il 15 ottobre a Casaluce.