domenica 18 ottobre 2009

NON SO "NACCORDO"

"Il titolo del testo e dedicato a un caro compagno socialista oggi non vivente, che pronunciò una sua frase storica rivolta ad un altro compagno cioè non so" naccordo" .
Tra le tantissime lamentele degli elettori che hanno appoggiato la lista "Progetto per Casaluce",una che non va giù è la chiusura della sezione,facendo capire a tutti i cittadini, che era un progetto che non aveva delle fondamenti stabili , con persone e con obiettivi diversi. Un fattore che ha determinato la chiusura della sezione, è stata l 'ampollosità della componente(PD) della lista che, in primo momento aveva preso accordi con l'altra componente(socialista) ,con appoggio alle elezioni provinciali di un candidato(PSI),ma all'indomani della sconfitta hanno cambiato idea,negoziando con altri una loro eventuale candidatura.Forse gli interessi personali da difendere con le unghie di qualcuno, spingeranno loro a fare questo passo.A questo punto chi pensa alla collettività in quanto tale?Chi con passione, ha voglia di fare per il bene di Casaluce in modo gratuito e si impegna seriamente per il nostro amato paese?Non lo so, o meglio mi sono fatto una semplice idea che mi auguro non sia quella giusta.Allora abbiamo bisogno adesso non della legge dei numeri, ma di quella della competenza, del carattere, ma soprattutto dell'onestà.Soltanto seguendo questa Legge possiamo sperare in un paese migliore, più vivibile, sano e civile.
Secondo il Ministro Sacconi:la differenza tra un socialista ed un comunista e che un socialista se ne vanta, mentre un comunista si vergogna.

venerdì 2 ottobre 2009

SANTUARIO DELLA MADONNA DI CASALUCE


il Santuario di Santa Maria di Casaluce in provincia di Caserta, già parte di un complesso fortificato di origine normanna sorto intorno all'anno mille, ha una grandissima rilevanza storica ed artistica essendo un importantissimo esempio di arte trecentesca nel 1300. Infatti quella che fu la prima fortezza normanna eretta in Italia ed in tutto il bacino del mediterraneo, venne trasformata in un monastero affidato in seguito all'ordine dei celestini, che ne presero possesso ufficialmente nel 1360, e che, per diversi secoli a venire lo curarono, ampliandolo e abbellendolo con pregiate pitture fiorentine, e dotandolo di un'icona bizantina importantissima;il Santuario custodisce, infatti, l'icona bizantina del XI sec. di Santa Maria di Casaluce e due idrie che la storia associa alle giare utilizzate da Gesù Cristo per compiere il primo miracolo alle nozze di Cana di Galilea;Quando i monaci di Casaluce lasciavano nei mesi estivi il monastero, ospiti dei monaci aversani esponevano l’icona della Madonna di Casaluce alla pubblica venerazione, tale che incentivarono il rafforzamento del culto, che dopo la soppressione dei monaci, fu pretesa dal popolo aversano. I due parroci si accordarono con la permanenza dell’icona sei mesi ad Aversa e sei mesi a Casaluce mentre le due idrie rimanevano in esposizione permanente nel Santuario di Casaluce. La calma fu apparente fino a quando cominciarono una discussione sulla proprietà del baldacchino argenteo fatto fondere nel 1624. La questione fu portata davanti al Consiglio degli Ospizi, ed ebbe ragione il popolo di Casaluce. L’ 8 gennaio 1853 un decreto governativo ad istanza dei casalucesi ripristinava quello del 1744 col quale Aversa poteva avere l’icona per solo due mesi. A sua volta a seguito di un’istanza degli aversani, nel 23 marzo 1857 fissava gli attuali otto mesi a Casaluce e quattro ad Aversa con la traslazione annuale del 15 giugno ad Aversa ed il 15 ottobre a Casaluce.